Batteria musicale: storia e consigli d’acquisto

La batteria, noto strumento musicale, nonostante la sua storia relativamente recente di circa un secolo, si ritrova oggi ad essere uno degli strumenti più utilizzati della musica contemporanea, tale è il successo che ha avuto. Facendo un ragionamento puramente logico possiamo notare come la batteria sia, in realtà, uno strumento percussivo composto da tanti altri strumenti nati quasi tutti precedentemente.

Tanti pezzi di storia in un solo strumento

Il tamburo, famoso strumento classico, è nato in epoche così remote che i primi ritrovamenti si attestano a oltre 6.000 anni fa; semplici attrezzi a percussione composti da pelli tese su una struttura internamente vuota. La sua storia è lunga e ricca di vicissitudini, ma ci porterà nelle bande di New Orleans alla fine del XIX secolo, dove il famoso percussionista Dee Dee Chandler inventò un sistema rudimentale per colpire la grancassa con il piede.

Questa tecnica segnò l’inizio di una nuova epoca per tamburi e percussioni dove, finalmente, più strumenti potevano essere suonati contemporaneamente dalla stessa persona e risparmiando spazio nei locali di dimensioni più contenute.

In quel particolare luogo geografico, in quel preciso periodo storico, c’era un gran fermento di persone e culture diverse che, grazie alle proprie tradizioni percussionistiche (africane, asiatiche ed europee), portarono gradualmente alla formazione della batteria così come la conosciamo oggi. Si potrebbe tranquillamente dire che la batteria sia uno strumento creato dall’unione di tutte le culture del mondo. La lunga storia del tamburo, codificato poi nel tamburo militare europeo, che s’intreccia con quella di percussioni e piatti, all’epoca provenienti maggiormente da Cina e Turchia, che incontrano la cultura afroamericana in quella serie di talenti che legherà indissolubilmente lo sviluppo di questo strumento agli albori del jazz.

Le prime tecniche d’esecuzione avevano solamente funzioni metronomiche, si limitavano a “tenere il tempo”, finché il jazz non prese il sopravvento e il contributo del batterista divenne sempre più significativo a livello musicale, sottolineando accenti e dinamiche più efficacemente.

Da cosa è composta una batteria musicale?

Osservando una batteria contemporanea dal retro, dal punto di vista del musicista, possiamo notare che è composta essenzialmente da 8 pezzi:

(piatti, da sinistra)

Charleston, Crash, Ride.

(tamburi)

Rullante, Tom 1 e Tom 2, Grancassa (in basso, centrale), Timpano.

 

  • Il charleston, o hi-hat, è uno strumento composto da una coppia di piatti montati orizzontalmente su un’asta metallica a contatto l’uno con l’altro. Quella del charleston è stata una vera e propria rivoluzione, inizialmente posizionato al livello del suolo, dal 1926 venne poi utilizzata un’asta scorrevole permettendo di posizionare il charleston al livello del rullante e di azionare il pedale che preme i due piatti uno contro l’altro, creando il suono caratteristico.
  • Il crash è un piatto che si è evoluto enormemente nel tempo, tant’è che ne esistono un’infinità di versioni diverse. Il crash standard si attesta in un range che va dai 14″ a 18″ di media, è il piatto degli “accenti”, solitamente usati in apertura o in chiusura di una certa battuta, enfatizzandone l’accento.
  • Il ride si usa per suonare il “beat”, scandendo il tempo in alternativa al charleston. È il piatto dal peso e dimensioni maggiori, che generalmente vanno dai 18” ai 24”. Possiede in quasi tutti i casi un’ampia campana al centro che può essere suonata per produrre un suono alto e penetrante.
  • Il rullante è un tamburo costituito da un fusto di legno o metallo (attualmente anche in plexiglas e altri materiali) e da due pelli, tenute in tensione da due cerchi di metallo tramite tiranti. La pelle superiore, detta battente, è quella che viene percossa dalle bacchette, producendo il tipico suono vibrante; possibile grazie alla cordiera (una serie di fili metallici posti a contatto con la pelle risonante, quella inferiore).
  • I tom-tom sono due tamburi (talvolta anche uno solo) posti sopra la grancassa. Sono anch’essi composti da due pelli, battente e risonante, tese sui fusti da cerchi di metallo.
  • La grancassa, o semplicemente cassa e in inglese kick drum, è una delle parti fondamentali della batteria, grazie al suo ampio spettro sonoro. Quello della grancassa è un suono cupo, grosso, esplosivo, ed è il tamburo di più grandi dimensioni all’interno del set standard.
  • Il timpano è generalmente un ampio tamburo, posto alla destra del batterista, con un’accordatura più grave dei tom classici.

Ogni batterista ha le sue esigenze e non è detto che possa avere tutti o solo alcuni di questi pezzi; ma soprattutto non è detto che questi pezzi vengano suonati nel modo classico. Questa libertà artistica è una delle caratteristiche migliori della batteria, a qualsiasi livello.

I diversi tipi di batteria musicale

Partiamo col dire che non è necessario fare il distinguo tra batteria musicale e batterie di altro genere, in quanto molto spesso il contesto è determinante, potrai dunque rivolgerti a questo strumento chiamandolo semplicemente “batteria”, specificando solamente quando necessario tra:

  • Batteria acustica, quella classica, formata da piatti e tamburi;
  • Batteria elettronica, formata da pad elettronici che riproducono il suono di una batteria acustica.

Nonostante per lo studio domestico siano molto indicate le batterie elettroniche, il cui volume può essere regolato e sono adatte per essere trasportate facilmente, a chi comincia viene spesso consigliata una batteria acustica classica, in modo da poter imparare il “tocco”, le dinamiche una batteria vera, che spesso differiscono da quelle elettroniche. È comunque possibile acquistare degli accessori che permettano di allenarsi silenziosamente anche con una batteria acustica, come ad esempio dei pad di allenamento da posizionare sopra i tamburi.

Per cominciare

Sei alla ricerca di una batteria musicale? Finalmente ti sei deciso e vuoi iniziare a suonare questo strumento? Dampi ti consiglia una serie di batterie adatte allo scopo, comode per chi è alle prime armi e dal prezzo accessibile:

Batteria Opera P0766MR 

Una batteria da studio di dimensioni contenute, uno step più avanti rispetto alle batterie junior riservate ai bambini ma dedicate comunque ai più giovani. La qualità è più alta, così anche il prezzo, rimanendo comunque in una fascia entry-level.

 

Batteria Junior Opera J1046BL

Una batteria perfetta per bambini e ragazzi che si approcciano per la prima volta al mondo della musica e vogliono provare l’ebrezza di una batteria vera ad un prezzo accessibile. Composta dei pezzi essenziali e leggermente più piccoli per agevolare i giovani batteristi.

 

Batteria Pacific Drums & Percussion Mainstage

La batteria adatta a chiunque sia alle prime armi, ragazzi e adulti. Composta da 5 fusti in pioppo, comprensiva di sgabello, aste per piatti e pedale.

 

 

 

Per chi vuole fare il passo successivo

Hai cominciato da qualche anno e vuoi cambiare strumento? Per non rischiare di fare il passo più lungo della gamba, o di acquistare uno strumento che non sia adatto a te, Dampi ti consiglia alcune batterie:

Batteria Tama Imperial Star IP52KH6-HBK

Da uno dei marchi giapponesi più famosi al mondo, ecco la Tama Imperial Star, dal design compatto ed elegante. I robusti fusti in pioppo, le aste con sistema di montaggio autonomo e il reggitom doppio posto direttamente sulla cassa rendono questa batteria una solida compagna, sia per concerti che da studio.

 

Batteria Pacific Drums & Percussion Concept Maple

Con i suoi 5 fusti di alta qualità in acero e la sua finitura laccata, la PDP Concept Maple si presenta come un prodotto elegante e raffinato. Questa batteria rappresenta un ulteriore passo in avanti per chiunque sia interessato a fare un miglioramento più deciso e abbia da tempo confermato la sua passione per questo strumento.

Batteria musicale: storia e consigli d’acquisto
16 marzo 2018

La batteria, noto strumento musicale, nonostante la sua storia relativamente recente di circa un secolo, si ritrova oggi ad essere uno degli strumenti più utilizzati della musica contemporanea, tale è il successo che ha avuto. Facendo un ragionamento puramente logico possiamo notare come la batteria sia, in realtà, uno strumento percussivo composto da tanti altri strumenti nati quasi tutti precedentemente.

Tanti pezzi di storia in un solo strumento

Il tamburo, famoso strumento classico, è nato in epoche così remote che i primi ritrovamenti si attestano a oltre 6.000 anni fa; semplici attrezzi a percussione composti da pelli tese su una struttura internamente vuota. La sua storia è lunga e ricca di vicissitudini, ma ci porterà nelle bande di New Orleans alla fine del XIX secolo, dove il famoso percussionista Dee Dee Chandler inventò un sistema rudimentale per colpire la grancassa con il piede.

Questa tecnica segnò l’inizio di una nuova epoca per tamburi e percussioni dove, finalmente, più strumenti potevano essere suonati contemporaneamente dalla stessa persona e risparmiando spazio nei locali di dimensioni più contenute.

In quel particolare luogo geografico, in quel preciso periodo storico, c’era un gran fermento di persone e culture diverse che, grazie alle proprie tradizioni percussionistiche (africane, asiatiche ed europee), portarono gradualmente alla formazione della batteria così come la conosciamo oggi. Si potrebbe tranquillamente dire che la batteria sia uno strumento creato dall’unione di tutte le culture del mondo. La lunga storia del tamburo, codificato poi nel tamburo militare europeo, che s’intreccia con quella di percussioni e piatti, all’epoca provenienti maggiormente da Cina e Turchia, che incontrano la cultura afroamericana in quella serie di talenti che legherà indissolubilmente lo sviluppo di questo strumento agli albori del jazz.

Le prime tecniche d’esecuzione avevano solamente funzioni metronomiche, si limitavano a “tenere il tempo”, finché il jazz non prese il sopravvento e il contributo del batterista divenne sempre più significativo a livello musicale, sottolineando accenti e dinamiche più efficacemente.

Da cosa è composta una batteria musicale?

Osservando una batteria contemporanea dal retro, dal punto di vista del musicista, possiamo notare che è composta essenzialmente da 8 pezzi:

(piatti, da sinistra)

Charleston, Crash, Ride.

(tamburi)

Rullante, Tom 1 e Tom 2, Grancassa (in basso, centrale), Timpano.

 

  • Il charleston, o hi-hat, è uno strumento composto da una coppia di piatti montati orizzontalmente su un’asta metallica a contatto l’uno con l’altro. Quella del charleston è stata una vera e propria rivoluzione, inizialmente posizionato al livello del suolo, dal 1926 venne poi utilizzata un’asta scorrevole permettendo di posizionare il charleston al livello del rullante e di azionare il pedale che preme i due piatti uno contro l’altro, creando il suono caratteristico.
  • Il crash è un piatto che si è evoluto enormemente nel tempo, tant’è che ne esistono un’infinità di versioni diverse. Il crash standard si attesta in un range che va dai 14″ a 18″ di media, è il piatto degli “accenti”, solitamente usati in apertura o in chiusura di una certa battuta, enfatizzandone l’accento.
  • Il ride si usa per suonare il “beat”, scandendo il tempo in alternativa al charleston. È il piatto dal peso e dimensioni maggiori, che generalmente vanno dai 18” ai 24”. Possiede in quasi tutti i casi un’ampia campana al centro che può essere suonata per produrre un suono alto e penetrante.
  • Il rullante è un tamburo costituito da un fusto di legno o metallo (attualmente anche in plexiglas e altri materiali) e da due pelli, tenute in tensione da due cerchi di metallo tramite tiranti. La pelle superiore, detta battente, è quella che viene percossa dalle bacchette, producendo il tipico suono vibrante; possibile grazie alla cordiera (una serie di fili metallici posti a contatto con la pelle risonante, quella inferiore).
  • I tom-tom sono due tamburi (talvolta anche uno solo) posti sopra la grancassa. Sono anch’essi composti da due pelli, battente e risonante, tese sui fusti da cerchi di metallo.
  • La grancassa, o semplicemente cassa e in inglese kick drum, è una delle parti fondamentali della batteria, grazie al suo ampio spettro sonoro. Quello della grancassa è un suono cupo, grosso, esplosivo, ed è il tamburo di più grandi dimensioni all’interno del set standard.
  • Il timpano è generalmente un ampio tamburo, posto alla destra del batterista, con un’accordatura più grave dei tom classici.

Ogni batterista ha le sue esigenze e non è detto che possa avere tutti o solo alcuni di questi pezzi; ma soprattutto non è detto che questi pezzi vengano suonati nel modo classico. Questa libertà artistica è una delle caratteristiche migliori della batteria, a qualsiasi livello.

I diversi tipi di batteria musicale

Partiamo col dire che non è necessario fare il distinguo tra batteria musicale e batterie di altro genere, in quanto molto spesso il contesto è determinante, potrai dunque rivolgerti a questo strumento chiamandolo semplicemente “batteria”, specificando solamente quando necessario tra:

  • Batteria acustica, quella classica, formata da piatti e tamburi;
  • Batteria elettronica, formata da pad elettronici che riproducono il suono di una batteria acustica.

Nonostante per lo studio domestico siano molto indicate le batterie elettroniche, il cui volume può essere regolato e sono adatte per essere trasportate facilmente, a chi comincia viene spesso consigliata una batteria acustica classica, in modo da poter imparare il “tocco”, le dinamiche una batteria vera, che spesso differiscono da quelle elettroniche. È comunque possibile acquistare degli accessori che permettano di allenarsi silenziosamente anche con una batteria acustica, come ad esempio dei pad di allenamento da posizionare sopra i tamburi.

Per cominciare

Sei alla ricerca di una batteria musicale? Finalmente ti sei deciso e vuoi iniziare a suonare questo strumento? Dampi ti consiglia una serie di batterie adatte allo scopo, comode per chi è alle prime armi e dal prezzo accessibile:

Batteria Opera P0766MR 

Una batteria da studio di dimensioni contenute, uno step più avanti rispetto alle batterie junior riservate ai bambini ma dedicate comunque ai più giovani. La qualità è più alta, così anche il prezzo, rimanendo comunque in una fascia entry-level.

 

Batteria Junior Opera J1046BL

Una batteria perfetta per bambini e ragazzi che si approcciano per la prima volta al mondo della musica e vogliono provare l’ebrezza di una batteria vera ad un prezzo accessibile. Composta dei pezzi essenziali e leggermente più piccoli per agevolare i giovani batteristi.

 

Batteria Pacific Drums & Percussion Mainstage

La batteria adatta a chiunque sia alle prime armi, ragazzi e adulti. Composta da 5 fusti in pioppo, comprensiva di sgabello, aste per piatti e pedale.

 

 

 

Per chi vuole fare il passo successivo

Hai cominciato da qualche anno e vuoi cambiare strumento? Per non rischiare di fare il passo più lungo della gamba, o di acquistare uno strumento che non sia adatto a te, Dampi ti consiglia alcune batterie:

Batteria Tama Imperial Star IP52KH6-HBK

Da uno dei marchi giapponesi più famosi al mondo, ecco la Tama Imperial Star, dal design compatto ed elegante. I robusti fusti in pioppo, le aste con sistema di montaggio autonomo e il reggitom doppio posto direttamente sulla cassa rendono questa batteria una solida compagna, sia per concerti che da studio.

 

Batteria Pacific Drums & Percussion Concept Maple

Con i suoi 5 fusti di alta qualità in acero e la sua finitura laccata, la PDP Concept Maple si presenta come un prodotto elegante e raffinato. Questa batteria rappresenta un ulteriore passo in avanti per chiunque sia interessato a fare un miglioramento più deciso e abbia da tempo confermato la sua passione per questo strumento.