32 %

11 %

29 %

I legni sono tra gli strumenti più antichi e appartengono alla famiglia degli strumenti musicali “aerofoni”, cioè a fiato. Ciò significa che è l’aria stessa a vibrare, producendo il suono. L’aria può vibrare liberamente, oppure all’interno dello strumento: su questa distinzione è basata la classificazione in aerofoni liberi o aerofoni risonanti.
Il nome “legni” deriva dal materiale con cui erano prodotti in origine, il legno appunto, anche se per alcuni di essi si utilizzavano a volte osso e avorio. Oggi però alcuni legni vengono costruiti con metallo e plastica: il sassofono, ad esempio, è fatto quasi interamente di metallo.
E allora che cosa differenzia i legni dagli ottoni? Il tipo di imboccatura: gli ottoni hanno un’imboccatura a bocchino, mentre l’imboccatura dei legni è costituita da un foro oppure da un’ancia, ossia da una linguetta mobile che vibrando trasmette le onde dalla bocca alla colonna d’aria che si trova all’interno dello strumento.
L’ancia può essere:
Le proporzioni della colonna d’aria sono determinate dallo stato (aperto o chiuso) dei fori presenti sul legno: l’esecutore apre o chiude i fori in base alla nota che vuole riprodurre. Chiudendo tutti i fori, si ottiene il suono più grave riproducibile dallo strumento. Aprendoli man mano, il legno suona note più acute perché si accorcia la colonna d’aria all’interno del tubo.
Nella famiglia dei legni rientrano flauti traversi, ottavini, clarinetti, sassofoni, oboi e fagotti: i loro prezzi sono molto variabili, in base al materiale e alla qualità.
Vorresti comprare un’armonica, o magari imparare a suonare la cornamusa? Sei nella sezione giusta: anch’esse, per le loro caratteristiche, sono considerate legni.
- FRATELLI CROSIO