Quando ci si avvicina per la prima volta ad uno strumento come la batteria, si affronta un grande dilemma: acustica o batteria elettronica? La questione è molto articolata e bisogna considerare bene tutti i suoi aspetti prima di fare la scelta migliore.
La batteria elettronica è uno strumento musicale che ha bisogno di collegamento alla rete elettrica per produrre qualsiasi tipo di suono. Grazie ad una serie di pad, o tamburi muti, riesce a sostituire tranquillamente i tamburi e i piatti del più comune strumento acustico, da sempre nei nostri immaginari. Si tratta infatti di una sorta di variante "moderna".
Senza dubbio quella acustica, anche perché più conosciuta, ha un fascino maggiore sull'aspirante batterista rispetto a quella elettronica, anche se è molto più difficile da gestire. Innanzitutto se abbiamo a disposizione uno spazio ridotto dove poter riporre la nostra batteria, quella acustica non appare affatto come la scelta più idonea. Infatti un set anche limitato, che sia composto solamente da cassa, rullante, un tom e qualche piatto, occupa molto spazio. La batteria elettronica invece riesce a riassumere tutti i suoni di questa serie di pezzi, e non solo, in una superficie molto più limitata.
Altra questione è la rumorosità. Purtroppo la batteria acustica è sinonimo di fracasso, di rumore e non permette di suonare in sordina. Anche picchiando piano con le bacchette sulle pelli, i vicini di casa avranno di che lamentarsi per questo vostro nuovo passatempo; forse sarà meglio privilegiare l'acquisto della sua versione elettronica. Ad ogni pezzo, o pad, della batteria elettronica viene assegnato un suono praticamente identico a quello di una tradizionale. Ogni pad si ricollega ad una specie di controller generale, grazie al quale si può assegnare il suono o modificarlo come meglio si preferisce. Questa caratteristica quindi permette di personalizzare al massimo lo strumento seguendo le vostre particolari esigenze.
Un altro aspetto positivo della batteria elettronica è la possibilità di collegarsi con delle cuffie. In questo modo sarà possibile suonare a qualsiasi ora, senza avere paura di disturbare. Inoltre, sempre in cuffia, si potrà ascoltare il metronomo o eventuali basi musicali sulle quali suonare e studiare. Collegando poi la batteria elettronica direttamente al computer è possibile esportare i suoni dei pad su tracce MIDI, così da poter registrare comodamente le proprie produzioni. I modelli più recenti sono molto evoluti e riescono a trasmettere a chi le suona una sensazione quasi identica a quella tradizionale.
La batteria elettronica ha origine nei tardi anni Sessanta, quando Felix Visser, batterista presso una band olandese, modificò un modulo sonoro elettronico in modo da farlo suonare come un vero e proprio strumento musicale, in grado di produrre il suono quando percosso dalle bacchette. Si trattava di un modello primordiale di batteria elettronica, che comunque diede il via allo sviluppo dello strumento: nei primi anni Settanta venne creato infatti il primo modello vero e proprio, a opera del batterista dei Moody Blues, Graeme Edge, in collaborazione con l'Università del Sussex. Bisogna poi attendere il 1976 per vedere la prima batteria elettronica in commercio, realizzata dalla Pollard. Negli anni Ottanta lo strumento attira l'interesse di grandi costruttori come Yamaha e Roland, che danno la spinta definitiva allo sviluppo delle batterie elettroniche.
Quale batteria elettronica scegliere
Quale batteria elettronica nuova scegliere? Per molti appassionati di batterie acustiche scegliere un’elettronica è quasi un sacrilegio, ma più passa il tempo più si rende necessario scoprire nuove soluzioni sia per l'allenamento che per la fase live. Scopri come scegliere la tua batteria elettronica nuova e scopri qual è la tua preferita nella nostra sezione dedicata!
Prezzi della batteria elettronica
La batteria elettronica è uno strumento molto particolare perché, al contrario di quanto si possa pensare, non è solo per musicisti alle prime armi. Logicamente esistono varie fasce di prezzo, a seconda delle caratteristiche dello strumento, il che lo rende abbastanza accessibile a tutte le tasche.
Un kit completo preassemblato, composto da quattro pad per tom e rullante e altri tre per i piatti, più due pedali per la cassa, ha un prezzo medio-basso che varia dai 300 euro, per i kit base adatti ai principianti, fino a circa 600 euro per quelli leggermente più performanti.
Una batteria di fascia medio-alta invece, con pelli che simulano meglio quelle delle batterie acustiche, maggior numero di pad, migliore compatibilità con tutte le periferiche hardware più comuni, può arrivare a costare da 700 a più di 1000 euro.
Le top di gamma invece si aggirano intorno ai 2000 euro, poiché sono particolarmente adatti ad un ambiente di studio e hanno una qualità sonora professionale di altissimo livello. Possono essere personalizzate al massimo, grazie anche alla possibilità di registrare tracce audio e basi.
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