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Le bacchette per batteria, chiamate anche drumstick, rappresentano indubbiamente il punto centrale di qualunque batterista, a tal punto da essere diventate nel tempo uno dei simboli principali di chi si dedica alla batteria. Le bacchette per batteria sono il mezzo, il tramite, l’intermediario tra te e lo strumento, vera e propria estensione dei tuoi arti superiori.
Quando prendi in mano le bacchette sei già un batterista. Ricordo con piacere che, prima di potermi permettere una batteria vera, suonavo di tutto: una volta disponendo i cuscini sull’angolo del divano per imitare lo strumento, un’altra riempiendo di secchi e lattine il cortile. Ovviamente mi odiavano tutti ma, con in mano le bacchette, potevo letteralmente suonare qualsiasi cosa.
Le bacchette per batteria si distinguono per diversi parametri, alcuni in apparenza molto misteriosi; inutile dire che scegliendo le bacchette sbagliate diminuiscono nettamente anche le prestazioni. Materiale, spessore, peso e lunghezza sono sicuramente alcuni tra i parametri più ovvi da considerare e possono variare di molto la tipologia di bacchette per batteria da comprare nel caso di generi e modi di suonare diversi.
Le bacchette per batteria possono essere di tanti materiali diversi che possono conferire al tocco, sia come presa che al colpo sullo strumento, una propria particolarità tipica. Il legno la fa da padrone ma le bacchette moderne possono essere costruite anche in materiali particolari come la resistente fibra di carbonio. Il tipo di legno influisce direttamente sia sul peso che sul suono prodotto dai colpi; solitamente le bacchette sono prodotte in legno di noce, d’acero, di quercia, palissandro, ebano, faggio, betulla e altri, ma i più comuni sono questi:
Hai già visto un paio di bacchette per batteria? Se sì, probabilmente avrai anche notato alcune lettere e numeri stampati sopra ogni bacchetta. Queste sigle apparentemente incomprensibili indicano approssimativamente peso, consistenza e circonferenza dei drumstick, così da avere un indizio immediato sulla tipologia che cerchiamo. Le lettere possibili sono 3 e ciascuna dà informazioni circa il peso e la consistenza della bacchetta:
I numeri invece forniscono informazioni riguardo alla circonferenza del set e, per quanto sembri illogico, minore è la cifra e maggiore è il suo spessore. Per esempio le 5A sono più spesse delle 7A, le 2B sono invece più spesse delle 5A. I modelli più comuni sono:
La punta può essere un parametro importante nella scelta delle bacchette per batteria perché può essere fatta o rinforzata da diversi materiali, con forme particolari, sprigionando suoni completamente diversi tra loro. La forma della punta può variare il suono prodotto in base alla superficie di contatto con la pelle del tamburo o con il piatto:
Spesso la punta è in legno, producendo un suono più caldo e corposo, facendo vibrare però molto i piatti. La meno comune punta in plastica (o in nylon), invece, dà un tocco in più alla pelle dei tamburi, strozzando leggermente la vibrazione dei piatti.
Esistono poi bacchette per batteria particolari, come le bacchette luminose per chi cerchi un accessorio originale e divertente.
Il prezzo delle bacchette per batteria può variare da pochi euro a qualche decina di euro per i modelli più prestigiosi. Non fidatevi soltanto del primo impatto! Provate diverse bacchette, soprattutto agli inizi, e compratene sempre qualche paio in più in caso di emergenza, le bacchette si rompono spesso a prescindere dal loro spessore. L’importante è continuare a suonare!
- DIXON