Tastiera synth

La tastiera synth non è altro che un semplice strumento musicale che riesce a riprodurre i suoni con un sistema elettronico, mantenendo la forma di una comunissima tastiera. E’ conosciuta anche con la denominazione di sintetizzatore e possiede più di qualche similitudine con un pianoforte, grazie alla sua capacità di trasmettere sonorità ed effetti non esistenti in natura.

Tastiera synth: a cosa serve?

Ora vediamo quali sono le caratteristiche principali della tastiera synth: riesce ad imitare i suoni di tutti gli strumenti musicali o, partendo da una sequenza di segnali elettrici, trasformarsi in musica vera e propria con l'ausilio di casse, cuffie di ogni genere o altoparlanti. Funziona anche tramite i controller MIDI, costituenti le basi musicali per numerose canzoni. Nella maggior parte dei casi è il musicista a sintonizzare lo strumento e a fare in modo che lo stesso funzioni. In determinate circostanze il sintetizzatore funziona grazie a moderne tipologie di controller come i raggi ad infrarossi, strumenti a corde o a fiato.

Tastiera synth: le origini

È quasi impossibile realizzare un brano musicale di successo senza l'ausilio della tastiera synth. Le sue origini coincidono con quelle della musica elettronica grazie alla nascita del cosiddetto telegrafo musicale, fondato da Elisha Grey negli Stati Uniti nel 1876. Dopo circa venti anni, Thaddeus Cahill inventa un altro strumento che sintetizza i suoni in maniera additiva: il predecessore dell'organo Hammond. 

Nel XX secolo la musica elettroacustica ha una larghissuna diffusione permettendo la nascita dei moderni apparecchi tecnologici audio, come ad esempio la radio. La tastiera synth ha assunto un'incidenza fondamentale sull'intera musica pop: diversi artisti hanno scelto di utilizzarla come basso, chitarra, batteria o pianoforte. 

Tastiera synth: caratteristiche tecniche

Una tastiera synth può essere monofonica, cioè capace di produrre soltanto un unico suono, o polifonica, cioè con l'unione di più suoni in contemporanea. I sintetizzatori agiscono seguendo i vari sistemi di manipolazione elettrica, basati su una sintesi additiva o sottrattiva. 

La sintesi additiva si fonda sulla somma di frequenze fondamentali, che devono essere distribuite all'interno di uno spettro sonoro. 

La sintesi sottrattiva costituisce invece l'esatto contrario, dato che rende una sequenza sonora più semplice ed elimina le bande di frequenza considerate eccedenti.

Negli ultimi anni si sono diffuse le tastiere synth virtuali, che funzionano se collegate ad un PC. Inoltre, esistono diversi sintetizzatori da utilizzare direttamente su Internet che riescono a costituire e trasformare suoni con semplicità e velocità.

Tastiera synth
6 agosto 2016

La tastiera synth non è altro che un semplice strumento musicale che riesce a riprodurre i suoni con un sistema elettronico, mantenendo la forma di una comunissima tastiera. E’ conosciuta anche con la denominazione di sintetizzatore e possiede più di qualche similitudine con un pianoforte, grazie alla sua capacità di trasmettere sonorità ed effetti non esistenti in natura.

Tastiera synth: a cosa serve?

Ora vediamo quali sono le caratteristiche principali della tastiera synth: riesce ad imitare i suoni di tutti gli strumenti musicali o, partendo da una sequenza di segnali elettrici, trasformarsi in musica vera e propria con l'ausilio di casse, cuffie di ogni genere o altoparlanti. Funziona anche tramite i controller MIDI, costituenti le basi musicali per numerose canzoni. Nella maggior parte dei casi è il musicista a sintonizzare lo strumento e a fare in modo che lo stesso funzioni. In determinate circostanze il sintetizzatore funziona grazie a moderne tipologie di controller come i raggi ad infrarossi, strumenti a corde o a fiato.

Tastiera synth: le origini

È quasi impossibile realizzare un brano musicale di successo senza l'ausilio della tastiera synth. Le sue origini coincidono con quelle della musica elettronica grazie alla nascita del cosiddetto telegrafo musicale, fondato da Elisha Grey negli Stati Uniti nel 1876. Dopo circa venti anni, Thaddeus Cahill inventa un altro strumento che sintetizza i suoni in maniera additiva: il predecessore dell'organo Hammond. 

Nel XX secolo la musica elettroacustica ha una larghissuna diffusione permettendo la nascita dei moderni apparecchi tecnologici audio, come ad esempio la radio. La tastiera synth ha assunto un'incidenza fondamentale sull'intera musica pop: diversi artisti hanno scelto di utilizzarla come basso, chitarra, batteria o pianoforte. 

Tastiera synth: caratteristiche tecniche

Una tastiera synth può essere monofonica, cioè capace di produrre soltanto un unico suono, o polifonica, cioè con l'unione di più suoni in contemporanea. I sintetizzatori agiscono seguendo i vari sistemi di manipolazione elettrica, basati su una sintesi additiva o sottrattiva. 

La sintesi additiva si fonda sulla somma di frequenze fondamentali, che devono essere distribuite all'interno di uno spettro sonoro. 

La sintesi sottrattiva costituisce invece l'esatto contrario, dato che rende una sequenza sonora più semplice ed elimina le bande di frequenza considerate eccedenti.

Negli ultimi anni si sono diffuse le tastiere synth virtuali, che funzionano se collegate ad un PC. Inoltre, esistono diversi sintetizzatori da utilizzare direttamente su Internet che riescono a costituire e trasformare suoni con semplicità e velocità.