Sintetizzatore modulare

Il sintetizzatore modulare è uno strumento musicale che fa parte della famiglia delle tastiere elettroniche; il suono è generato da un dispositivo elettromagnetico. La sua apparizione risale all'inizio degli anni '60: quando l'ingegnere statunitense Robert Moog creò il primo esemplare di questo rivoluzionario strumento, in pochissimi anni diventò molto famoso e si diffuse soprattutto nella musica rock

Molti musicisti furono impressionati dalla quantità di suoni che questa tastiera riusciva a generare. Il sintetizzatore modulare fu impiegato da strumentisti della popular music come Keith Emerson, Rick Wakeman (Yes), Richard Wright (Pink Floyd), Tony Banks (Genesis) nel rock e da Chick Corea, Herbie Hancock, Josef Zawinul e Jan Hammer per il jazz. 

Sintentizzatore modulare: lo strumento

Lo strumento è composto da una tastiera  - simile a quella di un pianoforte - e un corpo in cui vi sono pulsanti e potenziometri che servono per produrre effetti elettronici. Grazie alla presenza di due o più oscillatori si può creare una grande quantità di suoni non esistenti in natura. 

E' possibile collegare altri particolari effetti, come il sequencer o il controller Ribbon, che possono espandere ancora di più la vasta gamma dei suoni prodotti dalla tastiera elettronica. I sintetizzatori modulari hanno cambiato drasticamente il modo di comporre e suonare proprio per le infinite possibilità timbriche per i più svariati generi musicali. 

Sintetizzatore modulare: l'utilizzo

All'inizio erano utilizzati soprattutto in studio a causa delle dimensioni considerevoli e per le performance che potevano essere influenzate dalle condizioni meteo. I modelli successivi risolsero questi problemi tecnici: all'inizio degli anni '70 i sintetizzatori modulari come il Moog Modular, il Mini Moog, l'Arp Odyssey, l'Arp Prosoloist e il VCS-3 venivano tranquillamente impiegati anche nei concerti all'aperto, con prestazioni timbriche e sonore eccellenti. 

Il primo album rock dove è presente un sintetizzatore modulare (precisamente il Moog Modular 3C) è Emerson, Lake And Palmer, pubblicato nel novembre del 1970. Nel brano Lucky Man, il pianista Keith Emerson suona il sintetizzatore con un effetto travolgente per tutti gli amanti del rock. Anche Rick Wakeman degli Yes fu uno dei pionieri del sintetizzatore: lo si può ascoltare nell'album Fragile (1971) in cui si cimenta con il celeberrimo Mini Moog, il modello più diffuso negli anni '70.

Sintetizzatore modulare
11 marzo 2016

Il sintetizzatore modulare è uno strumento musicale che fa parte della famiglia delle tastiere elettroniche; il suono è generato da un dispositivo elettromagnetico. La sua apparizione risale all'inizio degli anni '60: quando l'ingegnere statunitense Robert Moog creò il primo esemplare di questo rivoluzionario strumento, in pochissimi anni diventò molto famoso e si diffuse soprattutto nella musica rock

Molti musicisti furono impressionati dalla quantità di suoni che questa tastiera riusciva a generare. Il sintetizzatore modulare fu impiegato da strumentisti della popular music come Keith Emerson, Rick Wakeman (Yes), Richard Wright (Pink Floyd), Tony Banks (Genesis) nel rock e da Chick Corea, Herbie Hancock, Josef Zawinul e Jan Hammer per il jazz. 

Sintentizzatore modulare: lo strumento

Lo strumento è composto da una tastiera  - simile a quella di un pianoforte - e un corpo in cui vi sono pulsanti e potenziometri che servono per produrre effetti elettronici. Grazie alla presenza di due o più oscillatori si può creare una grande quantità di suoni non esistenti in natura. 

E' possibile collegare altri particolari effetti, come il sequencer o il controller Ribbon, che possono espandere ancora di più la vasta gamma dei suoni prodotti dalla tastiera elettronica. I sintetizzatori modulari hanno cambiato drasticamente il modo di comporre e suonare proprio per le infinite possibilità timbriche per i più svariati generi musicali. 

Sintetizzatore modulare: l'utilizzo

All'inizio erano utilizzati soprattutto in studio a causa delle dimensioni considerevoli e per le performance che potevano essere influenzate dalle condizioni meteo. I modelli successivi risolsero questi problemi tecnici: all'inizio degli anni '70 i sintetizzatori modulari come il Moog Modular, il Mini Moog, l'Arp Odyssey, l'Arp Prosoloist e il VCS-3 venivano tranquillamente impiegati anche nei concerti all'aperto, con prestazioni timbriche e sonore eccellenti. 

Il primo album rock dove è presente un sintetizzatore modulare (precisamente il Moog Modular 3C) è Emerson, Lake And Palmer, pubblicato nel novembre del 1970. Nel brano Lucky Man, il pianista Keith Emerson suona il sintetizzatore con un effetto travolgente per tutti gli amanti del rock. Anche Rick Wakeman degli Yes fu uno dei pionieri del sintetizzatore: lo si può ascoltare nell'album Fragile (1971) in cui si cimenta con il celeberrimo Mini Moog, il modello più diffuso negli anni '70.